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Effetti indesiderati e risvolti pericolosi del welfare digitale. Riportare l’uomo al centro del sistema è la sola chiave per limitare i rischi degli algoritmi nell’ambito delle politiche sociali. Un possibile punto di partenza potrebbe essere il rispetto delle leggi universali proposte da Isaac Asimov.
L‘intelligenza artificiale sta diventando, in molti Paesi del mondo, un potente strumento di controllo della spesa e razionalizzazione delle risorse nel welfare, offrendo altresì un maggior numero di servizi mirati. Allo stesso tempo, però, indennità di disoccupazione, sussidi per gli alloggi o per gli alimenti si sono trasformati in semplici risultati numerici di analisi algoritmiche, sostituendo in molti casi quel minimo di sensibilità umana spesso necessaria di fronte a situazioni delicate e soprattutto commettendo errori che hanno generato pregiudizi e vere e proprie ingiustizie sociali.