Dal 1° gennaio 2020, le imprese di ogni dimensione possono accedere al nuovo credito d’imposta per l’innovazione tecnologica previsto nell’ambito della legge di Bilancio 2020. Il contributo spettante può variare in caso di innovazione tecnologica destinata alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale in chiave 4.0. Ai fini della determinazione della base di calcolo del bonus, saranno ritenute ammissibili – nel rispetto delle regole di effettività, pertinenza e congruità – le spese per il personale, quelle relative ai beni materiali mobili e dei software utilizzati nei progetti, per servizi di consulenza, nonché per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attività di innovazione. Il nuovo credito di imposta per ricerca e innovazione, sarà di due tipologie e verrà applicato secondo le seguenti percentuali:
Le intensità del credito d’imposta e i limiti di spese ammissibili variano, dunque, in funzione dell’ambito applicativo oggettivo, ovvero delle categorie di attività effettivamente svolte nel periodo d’imposta successivo a quello in vigore al 31.12.2019.
In entrambi i casi su citati, il limite massimo di spesa ammissibile ammonta a 1,5 milioni di euro.