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Injenia: la condivisione delle informazioni è la chiave per lo Smart manufacturing

  • Postato da: Redazione

>>Credit: Puoi leggere l’articolo originale che è stato pubblicato da questo sito

Per mettere in atto una reale trasformazione digitale delle nostre industrie non bastano le sole tecnologie, ma bisogna prestare la dovuta attenzione agli aspetti umani e organizzativi. Basti pensare che, secondo una ricerca di Bain & Company, il 20% del potenziale produttivo delle aziende si perde a causa di rallentamenti organizzativi, dovuti principalmente alla mancanza di comunicazione e collaboration, alla scarsa condivisione della conoscenza aziendale, alla difficoltà di strutturare i dati e vagliare le fonti, all’organizzazione problematica dei processi e all’assenza di coinvolgimento e stimolo alla proattività.

L’importanza della componente umana

Queste problematiche sono ben note a un player come Injenia, che nel corso del recente SIMa – Summit Italiano per la Manutenzione – ha raccontato – attraverso l’intervento del suo amministratore delegato, Cristiano Boscato, il suo particolare approccio al tema. Il dato di partenza è che per portare a termine dei buoni progetti di intelligenza artificiale, oltre ai dati e agli algoritmi, serve una terza componente, quella umana, che può arrivare soltanto dalle persone che lavorano dalle persone a stretto contatto con le macchine. Eppure,  quando si tratta di sviluppare progetti di intelligenza artificiale nelle aziende, questo aspetto viene trascurato, per concentrarsi invece esclusivamente sui dati e sugli algoritmi.

Il ruolo dell’intelligenza collettiva

La ricetta di Injenia è quella dell’intelligenza collettiva, che può essere definita come un’intelligenza artificiale tra persone che sono in grado di comunicare. L’Intelligenza collettiva a sua volta presuppone tre concetti chiave, centrali in ambito manutentivo.
1. La collaborazione: anche nelle fabbriche e nei siti industriali si avverte sempre più forte la necessità di condividere l’informazione con facilità e immediatezza.
2. La conoscenza. Il bisogno di conoscenza è evidente. Nel caso del transfert learning, per esempio, quando arriva una persona nuova in un’organizzazione, se non sono a disposizione strumenti adeguati, il tempo per un trasferimento efficace del know-how tende a prolungarsi.
3. L’engagement: la capacità di trovare modalità di coinvolgimento efficaci per attivare meccanismi di motivazione.

 

Autore: Redazione