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La digitalizzazione della supply chain rappresenta una sfida per molte imprese manifatturiere italiane, spesso non sufficientemente allineata agli obiettivi di sostenibilità. Oggi, la maturità digitale dei processi end-to-end, dall’approvvigionamento alla realizzazione e consegna del prodotto finale, si trova a uno stadio iniziale. Meno del 40% delle organizzazioni ha raggiunto un livello avanzato di digitalizzazione e operatività eccellente. Nonostante una visione strategica chiara, molte aziende mostrano carenze nell’implementazione. Questo gap fra progettualità e messa a terra riguarda soprattutto i processi operativi, e in modo ancora più marcato la sostenibilità. Eppure, sottolinea Fabio Valgimigli, ceo della società di consulenza strategica ed esecutiva con soluzioni IT Quin, la supply chain «è uno dei processi su cui c’è maggior possibilità di recuperare efficienza, abilitare la transizione 5.0 e migliorare operatività e prodotti». Questo e molto altro è ciò che emerge dalla survey sulla Supply Chain Excellence 5.0 realizzata da Quin, che ha coinvolto un centinaio di aziende. La ricerca è stata presentata nel corso di un evento organizzato al Competence Center Made4.0, che ha partecipato anche alla promozione della ricerca di Quin.
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