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Diversi studi certificano che il tasso di abbandono degli studi universitari in Italia si attesta sui livelli più alti d’Europa, con conseguenze estremamente negative per la crescita economica e l’occupazione, la produttività e la competitività del Paese. Il progetto Osservatorio Abbandoni di Cineca ha obiettivo di esplorare le possibili applicazioni delle tecniche di analisi dati e Machine Learning, anche per monitorare le performance e le caratteristiche degli studenti che durante l’anno presentano un’alta probabilità di abbandono con l’obiettivo di limitare o prevenire il fenomeno.
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Abbandono degli studi: i dati italiani sono sconfortanti
La riduzione dell’abbandono scolastico è una delle priorità della Commissione Europea perché (…) rappresenta un ostacolo per la crescita economica e l’occupazione. Frena la produttività e la competitività e alimenta povertà ed esclusione sociale.
Gli obiettivi di EU2020 in questo ambito riguardano diversi aspetti del fenomeno: da un lato la riduzione dei tassi di abbandono al di sotto del 10% e dall’altro l’aumento al 40% delle persone nella fascia di età 30-34 anni con un’istruzione universitaria.
Per quanto riguarda l’Italia, il Programme for International Student Assessment (PISA), che ha l’obiettivo di misurare le capacità degli studenti quindicenni di tutto il mondo ad affrontare problemi lavorativi tramite l’utilizzo di test basati sulla lettura, sulla matematica e sulle scienze, ha calcolato che il sistema dell’istruzione italiana non solo performa peggio della media europea, ma rimane al di sotto di ciò che ci si aspetterebbe dato il reddito pro capite del paese.
Nel Rapporto biennale sullo stato del sistema universitario e della ricerca dell’ANVUR è possibile constatare, a livello nazionale, un lieve miglioramento in termini di tassi di abbandoni universitari (36,9% -> 38,7%), tuttavia il numero di abbandoni nelle università italiane rimane tra i più alti d’Europa. Inoltre persistono importanti differenze per area geografica oppure per anno di corso. Gli studenti iscritti al primo anno di corso e quelli del mezzogiorno sono quelli più soggetti a questo fenomeno.
Investimenti in istruzione e ricchezza pro-capite
La relazione tra gli investimenti in istruzione e ricchezza pro-capite di un paese emerge da molti studi svolti da diverse istituzioni internazionali (World Economic Forum, Eurostat). I dati riportati da Eurostat restituiscono un quadro in cui le università italiane faticano a trattenere gli studenti evitando che questi abbandonino gli studi prima di aver completato il percorso universitario. Questo fenomeno ha un impatto non solo sulla società (come emerge dalla ricerca del