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La gestione del rischio. È uno degli aspetti principali che ogni azienda deve considerare per valorizzare il proprio business. Una programmazione efficiente degli scenari di rischio si riflette, infatti, sul miglioramento della produttività e della capacità di far fronte alle diverse tipologie di minaccia. Che possono essere: finanziarie, tecnologiche o relative alla gestione delle persone, solo per fare qualche esempio. E queste minacce possono incidere in modo anche rilevante sulla performance aziendale in termini di disagi, danni e perdite di utili.
Rispetto al passato, le aziende italiane sono oggi più consapevoli dell’importanza di conoscere le cause e i potenziali impatti finanziari dei rischi sul loro business, ma talvolta il trasferimento di questa consapevolezza nella visione strategica non è così scontato.
Per analizzare e comprendere l’evoluzione dello scenario italiano dei rischi, Marsh, multinazionale americana che opera nel settore assicurativo e nella gestione dei rischi, ha realizzato un Report basato sull’analisi delle minacce indicate nei bilanci delle società quotate alla Borsa Italiana.
Si tratta di indicazioni oggettive, fornite direttamente dalle aziende, che hanno visto emergere al primo posto le criticità di tipo finanziario, come il rischio liquidità, la prospettiva di un aumento dei tassi d’interesse e i rischi connessi al credito e al cambio.
Marsh Italy è guidata da due amministratori delegati, Marco Araldi e Andrea Bono, che si dividono la responsabilità della gestione, e anche l’incombenza di spiegare strategie, visioni e obiettivi. E a Innovation Post rimarcano che “dal nostro Report emerge chiaramente come i rischi finanziari rappresentino una preoccupazione costante per le società più grandi, ma ci aspettiamo che lo siano ancora di più per le piccole e medie imprese, dal momento che queste ultime possono disporre di una leva inferiore”.
“Sorprende un po’, invece”, fanno notare, “la scarsa presenza dei rischi legati al tema della sostenibilità e, in particolare, delle azioni adottate per favorirla”, come l’implementazione di tecnologie meno inquinanti o l’ottimizzazione dei propri processi e della filiera di produzione.
La sostenibilità, lo sviluppo sostenibile, “è un tema di grande attualità e particolarmente sentito dall’opinione pubblica”, osservano i due amministratori delegati, “per questo motivo lavoriamo già da tempo con i nostri clienti per integrare il tema della sostenibilità all’interno dei loro piani di business”.