Intelligenza Artificiale generativa: come la usano le aziende manifatturiere? I casi Stucchi, Manni Sipre, Marca Group e Medispa. Con Made4.0

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C’è un aspetto su cui le imprese devono concentrarsi quando pianificano un investimento in intelligenza artificiale generativa. Ha attinenza con la risposta alla seguente domanda: qual è il futuro dell’intelligenza artificiale? Secondo Manuel Roveri, docente del Politecnico di Milano, «l’IA del futuro sarà adattiva, attenta al valore del dato, anche in relazione agli aspetti legati alla privacy, sostenibile e affidabile». In base a questo paradigma, le imprese devono pensare sin da oggi strategie che siano flessibili rispetto al veloce cambiamento, oltre che rispondere a obiettivi di business più immediati. Come vedremo in base a una serie di use case, quando si parte individuando con precisione un obiettivo di business, i possibili sviluppi vengono spesso identificati nel corso dei progetti, dando vita a nuove applicazioni.

Dal punto di vista tecnologico, l’aspetto a cui prestare maggiore attenzione è la qualità dei dati. L’algoritmo di analisi deve consentire una verticalizzazione affidabile. Fra le criticità nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa, c’è il rischio di errori, imprecisioni, o veri e propri abbagli. Sono le cosiddette allucinazioni, che il lavoro sui software per l’utilizzo industriale deve evitare.

 

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