>>Credit: Puoi leggere l’articolo originale che è stato pubblicato da questo sito
Deroghe alle imprese per innovare, Fondo nazionale per l’innovazione e partnership pubblico-privato per combattere il digital divide. Sono alcuni dei fronti sui quali sta lavorando il nuovo Ministero per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione: iniziano così a delinearsi le politiche del nuovo dicastero per le imprese.
Se fin da subito è apparso chiaro che il nuovo ministero fosse focalizzato sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione, dalle parole di Paola Pisano è emersa anche la volontà di occuparsi di “politica industriale dell’innovazione”.
Ministeri in cerca di indirizzo
In particolare, il nuovo dicastero darà un indirizzo a tutti gli altri sui temi dell’innovazione per quanto riguarda settore pubblico e privato.
“Ci occupiamo di due tematiche: la digitalizzazione della pubblica amministrazione e la politica di innovazione del Paese”, ha detto Paola Pisano durante il suo intervento al summit organizzato dalla società di consulenza Ey. “Non partiamo da zero, negli ultimi 3 anni sono state create le piattaforme abilitanti per la digitalizzazione della pubblica amministrazione, ma bisogna dare un indirizzo comune alla politica industriale di innovazione in generale perché è molto frastagliata tra i i vari ministeri”.
Il diritto a innovare
Il cosiddetto “diritto a innovare” è uno dei temi di cui si sta occupando il ministero che sta lavorando ad alcune deroghe per permettere sperimentazioni finora non consentite. Ma non è ancora chiaro quali saranno gli ambiti interessati.
“Non possiamo essere bloccati da norme scritte 10 anni fa”, ha detto il ministro durante il suo intervento. “Voi imprenditori avete il diritto di scaricare a terra la vostra idea“.
Il Ministro ha spiegato il progetto anche in un’intervista a Class Cnbc: “Gli innovatori non devono essere legati a vecchie leggi e cavilli ma avranno la possibilità di sperimentare con deroghe rispetto ad alcune norme”. I progetti, però, saranno monitorati: “Saranno osservati dalle autorità competenti e, se non faranno niente di male, siamo noi che ci dobbiamo adeguare a loro. Non viceversa”.
Fondo nazionale per l’innovazione
Stando alle parole del ministro sta per nascere anche il Fondo nazionale per l’innovazione per Pmi e startup annunciato a marzo dall’allora ministro allo Sviluppo economico Luigi Di Maio. Sarà gestito da Cdp – Cassa depositi e prestiti e avrà una dotazione iniziale di 1 miliardo di euro.